Solo sessantacinque minuti in campo dal 20 ottobre in poi, tra espulsione e infortunio: gli amaranto chiedono all’ex Milan i colpi per uscire dalla crisi
La Reggina attende Jeremy Menez, il progetto tecnico amaranto è stato decisamente caratterizzato dalla centralità dell’attaccante ex Milan e Roma, una sorta di dipendenza obbligata, sopratutto perché in pochi hanno le doti del calciatore transalpino.
Sarà stato un caso, oppure no, ma senza Menez al top, come ammirato con Salernitana e Pescara ad inizio campionato, ma la Reggina ha creato davvero poco davanti, in fase di rifinitura e in quella realizzativa. Il 20 ottobre, 0-0 contro il Cosenza, l’ultima gara giocata per 90′, poi un infortunio muscolare che lo ha costretto a saltare la gara di Lignano contro il Pordenone e una settimana dopo il cartellino rosso al 23′ di Reggina-SPAL.
Al 42′ di Reggina-Pisa ha rimediato l’ennesimo stop fisico che lo ha costretto, ad oggi, a saltare tre partite.
Non sarà certamente al 100% e resta da capire se ha la minima autonomia per scendere in campo contro il Venezia, ma indubbiamente non si può discutere che un Menez anche al 70% può fare la differenza.