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Tutti i brasiliani della Reggina: Mozart il top, ma quanti flop!

Tante ombre tra i carioca che hanno vestito la maglia amaranto: solo l’ex Flamengo ha brillato, Reginaldo è l’ultimo erede

Santos Batista Mozart è l’unico brasiliano capace di “ballare la samba” in riva allo Stretto. Anche se nella Reggina di oggi c’è l’ottimo Reginaldo, nessun altro carioca, oltre al sopracitato metronomo biondo, ha lasciato tracce del suo passaggio sullo Stretto.

Uno dei flop più fragorosi fu quello rappresentato dal centrale Paulo Pereira, acquistato dalla Reggina nell’estate del 1998, ma al quale fu riservato un secco benservito dopo poche apparizioni: al punto che uscito lui dalla difesa amaranto, la squadra di Gustinetti mise la quinta al punto da candidarsi al salto in A.

Nell’ottobre del 2000 la Reggina piazzò il botto Mozart direttamente dal Flamengo. Eppure le prime recite in amaranto furono assai balbettanti per il centrocampista, che alla fine conquistò i tifosi e la società, al punto da diventarvi capitano e collezionare 144 presenze (e 9 gol) a Reggio Calabria.

Una sola presenza, coincisa con una vergognosa sconfitta casalinga contro il Treviso, Bruno Lança viene ricordato ancora oggi come uno dei più grossi flop di mercato della storia del club: la sua carriera continuò in squadre minori.

Poca gloria in amaranto anche per Santos Gleison e Inacio Joelson. Il primo, difensore centrale, arrivò in Calabria giusto il tempo di vedere la squadra retrocedere in B, stagione 2008-2009, e di rischiare addirittura la C nella stagione successiva: per lui 36 presenze in amaranto amaranto. Il secondo arriva in Calabria nell’estate del 2007, proveniente dall’Albinoleffe: dolceamara la sua avventura reggina, con un solo gol realizzato (in Reggina-Genoa dell’11 novembre 2007), 13 presenze e mezzo lobo d’orecchio sacrificato alla causa in un Torino-Reggina.

Cresciuti nel vivaio e scovati giovanissimi dal club i due verdeoro Adriano Louzada e Maicon. Quest’ultimo, come il più celebre collega, è un ottimo terzino destro, che però non è mai riuscito a sfondare: 36 presenze in amaranto, 2 reti, tutte in B. Approdò poi al Livorno, ma confermò i suoi limiti di continuità. Molto particolare caratterialmente l’attaccante Louzada, pupillo dell’ex ds amaranto Giacchetta, ma assai indisciplinato: 34 presenze e 2 reti in amaranto, poi avventure a Modena e Matera e infine oggi gioca in D nell’Albalonga.

Hanno vestito l’amaranto, prima di Reginaldo, gli esperti Emerson e Mezavilla, rimasti in Calabria una sola stagione: per entrambi un’esoperienza non tra le più brillanti della carriera.

Mozart e i suoi fratelli, ma nessuno è riuscito a scalzare nel cuore dei tifosi il centrocampista già capitano dei reggini.

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