Gli amaranto continuano a lavorare al Sant’Agata, disputare un’amichevole è più complicato del passato.
La Reggina da oltre un mese prosegue la preparazione precampionato tra le mura del Sant’Agata. Non è sfuggito il fatto che, al momento, la squadra di Toscano non ha potuto disputare neanche un’amichevole.
Non è difficile rintracciare il motivo nel fatto che il coronavirus ha cambiato anche il precampionato nel calcio.
I calciatori della Reggina, infatti, si sottopongono regolarmente a tampone come i protocolli impongono.
Si tratta di una pratica che non appartiene alle società dilettantistiche e pertanto non sarebbe possibile organizzare una d quelle prime sgambate che vedevano coinvolte squadre di alto livello con sparring partner occasionali.
L’unica soluzione è pertanto organizzare incontri contro squadre professionistiche.
Non è un caso che, al momento, l’unica amichevole ufficializzata sia quella del 12 settembre a Benevento.
Tuttavia, si sta lavorando affinché altri test match possano essere predisposti prima dell’inizio della prossima Serie B.
Fino al momento non è stato possibile attivarsi in tal senso poiché i campionati sono finiti poche settimane fa. Il riferimento va ovviamente a Serie A e B. La Reggina, invece, è ferma dallo scorso marzo.