Con il francese gli amaranto acquisiscono altra cifra tecnica e forse anche consistenza come squadra
Quelli come Jeremy Menez generano animi contrastanti. Soprattutto chi apprezza i mediani tutto cuore, fatica ad immaginare di potersi fare piacere un calciatore che passa diversi minuti con le mani sui fianchi.
Ma Menez è così ed in quei dieci minuti in cui se li toglie cambia l’inerzia della storia.
Non resta che andare ad analizzare il rendimento della Reggina nelle prime quattro giornate e poi nelle successive tre.
Sei punti in quattro partite con Menez in campo, meritando di vincerle praticamente tutte e con lui grande protagonista.
Poi arrivai il problema fisico di Pordenone, l’espulsione (per il protagonismo di Ayroldi) contro la Spal e la squalifica a Empoli.
Risultato? Un punto stiracchiato al 90′ a Pordenone e due ko (uno meritato e uno no).
Probabilmente gli avversari erano meno più consistenti, ma c’è da giurarci che il francese qualche grattacapo ai suoi marcatori lo avrebbe creato.