Il serbo è un terzino offensivo come l’ex perugino, questo in futuro porterà a nuove valutazioni
Da quando Marco Baroni è arrivato sulla panchina della Reggina si è vista la difesa a quattro, con due terzini con caratteristiche eterogenee.
Più bravo a difendere Delprato, molto più efficace nello spingere l’ex esterno del Perugia. Mai, ad esempio, l’ex allenatore del Frosinone ha optato per schierare Rolando sulla linea difensiva. Segno che alcune determinazioni sono frutto della necessità di trovare anche equilibrio.
L’arrivo di Lakicevic, in un certo senso, potrebbe cambiare alcune valutazioni. Sebbene servirà qualche settimana prima di averlo al 100%, avere un uomo in grado di spingere a destra con la stessa costanza di Di Chiara apre il dubbio rispetto alla possibilità che che possano andare entrambi in campo contemporaneamente.
Chi ha ormai raggiunto la maturità ricorderà quanto fosse bello vedere la spinta dei due terzini del Brasile di qualche anno fa (Roberto Carlos e Cafu), ma anche quanto le squadre più argute tatticamente riuscissero a mettere in difficoltà i difensori grazie alla poca vena difensiva dei due.
Quando Lakicevic tornerà ad essere in condizione non è da escludere che, ad esempio, che in qualche circostanza Delprato (jolly a 360 gradi) possa andare a sinistra. O che magari davanti alla difesa giochi un mediano che possa scalare in mezzo ai due centrali dando copertura in caso di spinta e sovrapposizione dei terzini.
In tal caso potrebbe diventare molto utile Faty che l’ha fatto più volte in carriera.
Di certo c’è che la scelta per Baroni si sta ampliando.