Il contratto dell’attuale allenatore amaranto è in scadenza a giugno ma la situazione è fluida
Nove partite alla fine. La Reggina non deve illudersi che l’obiettivo sia già conquistato, ma sarebbe ipocrita negare che si é a buon punto. L’ultimo scorcio di stagione servirà per capitalizzare il vantaggio ottenuto, provando a non farsi nuovamente inghiottire dalle zone calde della classifica.
Sarà però anche un periodo di valutazioni relative alle basi da gettare per il prossimo campionato. Tra coloro i quali che, in qualche modo, dovranno guadagnarsi la conferma c’è anche il tecnico.
Marco Baroni ha fatto bene fino al momento, ma dovrà dimostrare di essere un allenatore in grado di garantire piú di una semplice salvezza. Per farlo dovrà riuscire a inserire nel suo progetto tattico anche alcuni giocatori che possono garantiee il salto di qualità della squadra. Si pensi, ad esempio, a Jeremy Menez. Il francese ha un triennale con la Reggina, immaginare che si possano gettare le basi per un futuro con un tecnico che non lo ritiene utile porterebbe ad una scelta non facile tra l’uno e l’altro.
Diverso sarebbe, ad esempio, se nelle prossime partite Baroni dovesse dimostrato che aver tenuto fuori Menez sia stato una scelta che ha prodotto effetti come quelli avuti dal grande riscatto di Nicola Bellomo, dopo diverse partite senza mettere piede in campo.
La conferma di Baroni, ovviamente, non passa solo per ciò che sarà di Menez, ma é solo un esempio che serve a rendere l’idea dell’analisi delle situazioni che potrebbero portare ad un rinnovo o meno. Certo é che c’è un obiettivo da portare a termine: la salvezza.
Conferma o no questo è il dilemma comunque non è una problematica semplice