
Gli amaranto con la testa fuori dalla partita soprattutto in difesa perdono male contro i ciociari
Quattro gol al passivo. Distratta dietro, poco concreta davanti. Si può riassumere così la prestazione che la Reggina ha offerto contro il Frosinone. Il pesante punteggio patito al Granillo non è il giusto coronamento che la squadra di Baroni avrebbe meritato per una stagione assolutamente positiva, ma quanto accaduto è l’effetto del fatto che tra le due c’era una squadra già in vacanza.
La Reggina raccoglie quattro palloni in fondo al sacco e lo fa perché forse, trovatasi senza obiettivi, non ha trovato gli stimoli per giocarsi una partita che non aveva significato.
Difficile farne troppo una colpa ad una squadra che ha mollato dopo una rincorsa lunghissima che ha trasformato gli amaranto da squadra candidata a retrocedere a formazione che fino a pochi giorni fa era legittima candidata ad un posto nei play off.
Era una gara che non valeva nulla e perdere così fa sempre male, ma non è il caso di farne un dramma. Il triplice fischio finale ha già mandato in archivio in maniera indolore una sconfitta indolore che servirà unicamente per completare le statistiche della Serie B 2020-2021. La bella notizia è che gli amaranto si affacceranno alla cadetteria 2021-2022 come realtà consolidata, dopo aver mandato in archivio un annata da neopromossa.

Non è una tragedia, ma perdere cosí contro una squadra che non si giocava playoff e nemmeno salvezza mi sembra eccessivo, menomale che noon c’era il pubblico…