Ore 20.30, al San Vito Marulla amaranto chiamati ad affrontare un cliente molto scomodo
Torna Cosenza-Reggina. Non c’è la fibrillazione di quelle gare di fine anni ’90 in cui le due tifoserie avevano riscoperto il fascino di un derby che, da una parte e dall’altra, è da sempre considerato meno sentito rispetto ad altri. Quello con il Catanzaro per i rossoblù, con il Messina per gli amaranto.
La tessera del tifoso e l’obbligo di residenza in provincia di Reggio Calabria per il settore ospiti contribuiranno a rendere meno ampia la rappresenta di sostenitori della squadra di Alfredo Aglietti. Al netto di tutto questo c’è quello che resta di un derby, che è soprattutto una partita importante.
Lo è per la Reggina, dato che contro il Cittadella ha subito una sconfitta inattesa e che, molto più che per il ko con il Pisa, ha suscitato qualche critica che non è piaciuta ad Aglietti. La gara di Cosenza servirà per capire come la squadra ha reagito al primo scivolone interno e soprattutto a misurare quanto la squadra abbia assunto capacità di fronteggiare quelle squadre che gli danno più fastidio. Quelle giovani, veloci e che pressano.
Un banco di prova significativo che arriva prima della sosta che permetterà di riprendere fiato prima di una nuova striscia di impegni intensi.