Gli amaranto soffrono le squadre veloci e che partono forte, al via del Mare sarà dura

C’è molta casualità nella vittoria dell’Ascoli a Reggio Calabria.  La componente fortuna o sfortuna non altera in alcun modo i risultati del campo e non resta che analizzare la sconfitta evitando che, in futuro, gli episodi continuino a penalizzare la Reggina.

Della sfida di martedì sera non si fatica a dimenticare il fatto che nei primi minuti la Reggina fosse partita con il solito atteggiamento diesel.  La squadra, inizialmente, è stata messa in difficoltà dal pressing asfissiante degli avversari, che già nei primissimi minuti avevano iniziato a premere verso l’area di rigore avversaria.

Lo ha fatto il Benevento, lo aveva fatto il Cittadella e la Cremonese soprattutto nel secondo tempo.  Le squadre hanno capito che la Reggina va aggredita, va sfidata con velocisti che sono in grado di vincere i duelli in rapidità e non va fatta giocare.

Difficilmente Baroni non avrà colto questo aspetto ed ha armi per mettere il dito nella piaga, grazie ad una rosa tra le migliori del campionato.  Facile attendersi un Lecce ha partirà forte  e proverà a mettere all’angolo gli amaranto, l’auspicio è che Aglietti avrà trovato il modo di mettere in atto contromisure.