L’argentino ormai non sorprende più con le sue prestazioni
Bruno Amione continua a sfoderare prestazioni di grandi livello. Per gli addetti ai lavori, però, non è una sorpresa. L’argentino, nel 2019, era considerato uno dei migliori talenti under 20 del mondo. Il The Guardian l’aveva messo tra i 100 prospetti del 2002. Sì, di tutto il globo. Non uno qualunque, se si considera che l’Hellas Verona per acquistarlo a titolo definitivo aveva staccato un assegno a sei zeri.
La sorpresa era semmai che non venisse neanche preso in considerazione. Un difensore mancino è sempre merce rara, ancor più se sa abbinare una buona prestanza fisica e uno scatto sul breve sopra la media. Non è stato un problema per Roberto Stellone che ha appena ne ha avuto occasione non ha perso tempo prima di mandarlo in campo, anche in gare difficili e di testarlo. Le sue prestazioni, inizialmente non perfette, sono state caratterizzate da un “crescendo” importante e naturalmente chi ha il cuore amaranto si augura che il trend volga sempre nella stessa direzione.
L’argentino ha risposto come meglio non avrebbe potuto e oggi è un patrimonio tecnico del club. Non economico, tenuto conto che è un giocatore dell’Hellas Verona. Schierare, però, un calciatore nato nel 2002 assicura comunque una buona monetizzazione al club grazie al minutaggio.
Mi dispiace che ben 2 allenatori,Toscano, è Aglietti non lo hanno mai considerato,spesso i direttori sportivi ne capiscono più degli allenatori, bisogna imparare dal Verona che sa scegliere ottimi giocatori
Infatti la vecchia gloria menez ci ha portato fuori dalla melma….e per puntare sui giovani ci vogliono mezzi economici che al momento il club non ha . Il settore giovanile si forma anno x anno con l esperienza maturata. Non è una cosa semplice per un club giovane che si è formato da appena tre anni. Detto questo un bravo va dato al tanto bistrattato ds taibi che ha scoperto Amione che ricordiamolo bene il Verona ha pagato 2 milioni di euro. Somma che non puoi permetterti.
Questa è la dimostrazione che il mercato con le vecchie glorie non paga i gi ovani seppur non tuoi rendono sarebbe ora che la società pensi seriamente al vivaio i vari Menez Faty Laffertthy ecc non hanno futuro forse servono pure loro ma non possono essere la prerogativa principale di ogni mercato della Reggina dagli errori si può costruire qualcosa di buono per un futuro migliore perché solo sfornando giovani di proprietà si può avere un futuro nel calcio moderno