Chiamala come ti pare… è una legge… rassegnati e fatti la C

Premesso che ho tifato Brescia e qualche implorazione al minuto 95me scappata.La situazione è come ti risulta Al netto dell’ulteriore penalizzazione X il prossimo anno,se malauguratamente non ci dovesse essere l’omologa ci vorrebbero circa 25 milioni entro il 20giugno cosa alquanto improbabile quindi sicuro fallimento ma noi siamo QUASI tranquilli SEMPRE FORZA AMARANTO ❤️

senza omologa, sarebbe al 99% fallimento dove alla curatela fallimentare spetterebbe liquidare il patrimonio della società e distribuirlo ai creditori, che prenderebbero comunque briciole(ammesso che ve ne siano) poiché il patrimonio tecnico cioé calciatori in organico si trovebbero svincolati e liberi di accasarsi altrove quindi neanche una lira di ricavo.

Senza omologa resterebbe comunque quella piccolissima possibiltà del 1% che qualcuno si sobbarcasse lintero debito(trovando naturalmente soci o subentranti con liquidità sufficiente).

Personalmente penso (e spero) che l omologa alla fine arriverà perché conviene a tutte le parti in causa: ai creditori (eccetto agenzia delle entrate) perché tutti riceverebbero per intero lo spettante(eccetto coloro che han deciso di venire incontro alla società accettando una revisione al ribasso), allagenzia delle entrate che, anche se il gioco delle parti le impone di rifiutare un accordo di rinuncia al 90% delle spettanze, un fallimento la vedrebbe uscire completamente a mani vuote, ed infine alla società che si ritrova a poter ripartire con un debito gestibile di circa 7 milioni di euro con garanzie e fidejussione gia presentate ed un impegno a saldare tutto entro i prossimi 2 anni, e dovendo gia scucire diversi milioni entro il 20 Giugno per mettersi in regola. Peró siamo in Italia, e tra federazione, lega e gli altri attori coinvolti ( a cominciare da Cellino..) e la politica bisogna vedere da parte penderanno gli equilibri neo giochi di potere.
Pensare che la juve se la cava pagando 700mila euro e la promessa di seppellire largomento superlega, fa sorridere(dal ribrezzo), ed il problema sarebbe poi la Reggina che si è comunque mossa entro i limiti del consentito, e soprattutto in maniera trasparente verso la Lega, poiché ha sempre condiviso in Lega ogni sua mossa, ecco anche che è impossible fare parallelismi con il caso Chievo(come qualcuno a torto cerca di fare), dove Campedelli solo a "mandria scappata" ha cercato di chiudere i cancelli andando a fare 27 ricorsi senza peró mai coinvolgere la giustizia sportiva, dove la Regina si è mossa sempre in ossequio di essa, rinunciando anche a ricorrere in appello per i punti di penalizzazione.

Fa specie vedere una squadra blasonata come il Brescia in C, specialmente sapendo che è sempre stata dura per tutti affrontarla ed ha espresso un ottimo calcio per decenni anche in prima serie, oltre ad aver lanciato e visto fior di calciatori. Peró, come sappiamo bene noi a Reggio, ci sono cicli le cui nfluenze son difficilmente evitabili, indipendentemente dallimpegno di squadra o società(che comunque ne ha fatte di cotte di crude). Penso pure che il tempo dei presidenti(anche molto competenti) che peró vogliono fare tutto da soli è finito.

Elaborando il tutto, questa esperienza vi renderà piu forti e coesi, e forse farà maturare la minoranza che ha dato “spettacolo” ieri sera.

Sarà in ogni caso molto piu facile risalire per una società come il Brescia che per una come il Cosenza o la stessa Reggina(proprio a livello di mezzi, territorio piu ricco, infrastrutture, industriali, lavoro ecc.). Rigiocare in C, dopo quaranta anni non puo far piacere ovviamente, però è un passo inevitabile per resettare e ripartire senza tener conto (temporaneamente almeno) di Storia, Blasone e risultati passati, che col tempo diventano un fardello e una condanna, perché si da per scontata la presenza in B o in A e non si apprezza piu la semplice partecipazione dignitosa, per rappresentare orgogliosamente il territorio ela propria identità, con possibilità pari a tutte le altre squadre di vincere o perdere, ma sempre essendo fedli alla propria natura e realtà.

Anche la reazione della curva ieri… Ovviamente ci vanno poi di mezzo pure gli altri tifosi e lintera città fa una figura di melma. Lo dico senza falsi moralismi, qui abbiamo dato in egual misura in passato(ricordo una sconfitta casalinga contro il Brescia e quello che è successo ai seggiolini..), ed ancora oggi cè sempre qualcuno che dice “noi siamo la Reggina, meritiamo la A”(per diritti divni forse?) come lo dicono tutti i tifosi di tutte le squadre blasonate dalla A alla D, il problema è che ci son solo 20 posti in serie A ed altretanti in B e comunque il calcio del campanile, delle realtà locali, del senso d`identità, dei Tifosi è ormai al tramonto(e se Agnelli formalmente rinuncia alla superlega, vedrai che De Laurentis rilancia mentre fanno finta di esser avversari, quando son fratelli di grembiulino..). Questi fanno calcio per i tifosi globali, non per il tifo locale. A questi interessa vendere il prodotto, e vincere per vendere di piu, non per dare lustro e gloria al Club e quindi alla città e ai suoi tifosi e cittadini.

Ecco quindi gli slogan da social media, il politically correct, scendiamo in campo contro tizio, a favore di caio, la lotta contro i buu, la lotta per i fru-fru ecc. I diritti cosmetici che imperversano ovunque, mentre i diritti reali esitenti da tempo e validi comunque per tutti, cioè la vera inclusione(etichette comprese e indipendentemente da come uno si identifica) vengono di fatto smantellati. Ma aiuta a vendere meglio.

In linea di massima quello che la Società Reggina calcio ha seguito è un iter previsto dalla legge, non concedere l’ omologa equivarrebbe a smentire la legge salva aziende stessa!!
Detto ciò nulla è sicuro, bisogna solo pazientemente attendere!!
Leggo che sei un sostenitore calcistico pacato e riflessivo, e questi dialoghi tranquilli fanno bene al calcio prima di tutto, io da tifoso della Reggina sono onestamente stanco, sono della generazione dove il risultato del campo era tutto nel calcio, oggi a tutti i livelli si fanno i conti carta e penna più su probabili penalizzazioni che altro, questo calcio non mi piace più, il terreno di gioco non è più giudice del destino di una squadra, indipendentemente da fallimenti o meno a perdere è sempre il calcio, non ci rendiamo conto che gioire per un ripescaggio è solo aria fritta, perché quando non è il campo a decidere vuol dire che stiamo seguendo e spendendo soldi e tempo sul nulla e non lo sappiamo!!