Un centro sportivo da sei campi con svariati spazi sarebbe troppo anche per una squadra di Serie C, figurarsi per una di Serie D. I costi di gestione sarebbero onerosi all’inverosimile. Ecco perché oggi il Sant’Agata è una struttura su cui c’è grande attenzione, perché la Lfa Reggio Calabria non potrebbe neanche permettersi di non averlo totalmente.
Nelle ultime settimane la squadra ha beneficiato di un paio di campi, un locale per gli spogliatoi, la foresteria e gli spazi degli uffici. Una concessione per cui il club corrisponde un canone in virtù di una fase provvisoria che sarebbe dovuta scadere il 18 ottobre. Invece è arrivata una proroga fino al 18 dicembre.
E dopo? La Città Metropolitana, dopo aver ricevuto le manifestazioni d’interesse e aver sondato il mercato, dovrà decidere come agire. Le ipotesi sono essenzialmente due: un bando attraverso cui gli interessati potrebbero partecipare e una gestione diretta dell’ente che potrebbe anche dividere in più pezzi il centro sportivo, dando la possibilità di usufruirne a più realtà calcistiche.
Piano piano la verità viene a galla …niente soldi per il Sant’Agata niente soldi per allestire una squadra ammazza campionato ….e poi arriva oggi il super attaccante . Da 34 gol in 174 partite ij 7 campionati nelle varie serie b argentine ..che potrà giocare solo fra 25 giorni cioè fra 5/ 6 partite a giochi fatti ….una sola considerazione ….che TRISTEZZA.
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Nel business plan dei sogni di brunetti c’è scritto: nuovo impianto di irrigazione per il Sant’Agata, nuovo impianto di illuminazione e se ricordo bene anche nuovo sistema di raccolta rifiuti e tutto ecosostenibile….. Hahahahahahahaha..
E poi c’era la scuola calcio e la squadra femminile ecc ecc… Hahahahahahaha…
Senza contare che nel business plan hanno scritto e ripetuto almeno 10 volte che l’obiettivo del primo anno è la promozione immediata in lega Pro (cioè serie c)….
Che tristezza 😭😭