Domenico Girasole è un ragazzo che negli ultimi tre anni ha sempre giocato titolare in Serie C. Quest’anno era rimasto senza squadra perché stava recuperando da un problema fisico. Era solo questione di tempo e un ingaggio in terza serie lo avrebbe trovato.
Lui ha preferito riprendersi quel sogno che aveva smarrito da bambino, quando la sua esperienza nelle giovanili amaranto si concluse in anticipo rispetto a quanto avrebbe voluto. Non ha mai portato rancore, perché lui era uno che i colori amaranto li ha dentro. Sono gli unici della sua famiglia e grande tifoso ne era il padre, che di recente è scomparso.
Le lacrime dopo il gol e anche in conferenza stampa raccontano quanto nel suo cuore ci sia spazio per l’amaranto, ancor di più se c’è da dedicare qualcosa di importante a chi tifa per lui dal cielo.
Un gol che è forse una rivincita, tenuto conto che ci sono state fin troppe sottolineature al fatto che sia il nipote di Brunetti, sindaco facente funzione di Reggio Calabria fino a qualche mese fa e autore della scelta che ha assegnato a La Fenice Amaranto il compito di far rinascere il calcio a Reggio.
Quasi come se questo contasse di più di un curriculum di altro livello rispetto al campionato che si gioca, ossia la D.
Sui social, tra l’altro, si è registrato un intervento del ds Maurizio Pellegrino.
Penza a giocare 💪💪💪💪👏👏👏👏
Squallidi motivi personali politici. In parte una città di trogloditi.