“La Reggina ha giocato ad armi pari. Ai punti forse avrebbe meritato di vincere, il gol è scaturito da una palla inattiva. Alma è stato bravissimo a trasformarla in gol. C’è rammarico perché almeno un punto avremmo potuto portarlo a casa”.
Così il club manager della Lfa Reggio Calabria Giuseppe Praticò ha commentato la sconfitta subita dagli amaranto ai microfoni della trasmissione Fuorigioco di Reggio Tv.
Il dirigente non condivide l’idea che la squadra sia da rafforzare in termini numerici nel settore avanzato, considerati i prossimi recuperi di Renelus e Rosseti.
“Nelle prime dieci partite – ha spiegato – avevamo due punte centrali: Rosseti che si è infortunato e Coppola. Forse lì si è perso tempo, ma la classifica è anche figlia della precarietà in cui è partita questa società società. Mi sarebbe piaciuto vedere questa squadra ad armi pari con gli altri. Abbiamo a che fare con uomini che hanno fatto dodici-tredici partite in un mese”.
E sul tema che interessa molto alla tifoseria Praticò è stato chiaro: “Su marchio, nome e denominazione la società è vigile. Oggi non ci si può andare a sedersi con una società che non sappiamo di chi è e che versa in una gravissima crisi. Non si può andare a discutere di nulla, perché qualsiasi trattativa vai fare, pur preceduta da una perizia, sarebbe oggetto di revocatoria. Ci sarà la revoca dell’affiliazione della precedente società come dice l’articolo 16 delle Noif. L’obiettivo è accontentare i tifosi il prima possibile, abbiamo questo argomento a cuore e vogliamo regalare questa soddisfazione ai tifosi”.
E sul futuro: “La Reggina, se in D, inizierà alla pari con tutti e se la giocherà con tutti. Anche se spero possa giocare in una categoria superiore”-