Il portiere Carnesecchi era stata la prima scelta per la porta, poi il ds è andato su Plizzari
Ad inizio stagione il primissimo nome fatto per la porta per la Reggina era quello di Emiliano Viviano. Un portiere di grande esperienza, ma che alla fine non è stato ritenuto la scelta più funzionale al progetto amaranto. In primis perché i costi sarebbero potuti essere eccessivi per un ruolo che non è certo quello del centravanti, ma anche perchè si era optato per un portiere under.
Questo perché, come ormai si è imparato, le rose sono bloccate e c’è bisogno di un cospicuo numero di under per avere una squadra in grado di soddisfare le esigenze degli allenatori con impegni ravvicinati ed un campionato lungo ed estenuante come quello cadetto.
Taibi aveva perciò puntato Marco Carnesecchi come profilo giusto per soddisfare tutte le esigenze. Era reduce da un campionato da protagonista con la maglia del Trapani, risultando uno dei pochi a salvarsi nella retrocessione granata.
Alla fine il calciatore e l’Atalanta avevano deciso di tenerlo e la Reggina si è diretta sull’altro portiere dell’under 21 Plizzari. Quanto sia stata sfortunata l’annata dell’estremo difensore di proprietà del Milan e quanto l’innesto di Nicolas sia stato decisivo per gli amaranto è ormai storia.
Ma storia è ormai quanto il rendimento di Carnecchi, arrivato a gennaio alla Cremonese, sia stato uno dei rinforzi che hanno permesso ai grigiorossi di mettersi in salvo. Segno che Taibi ci aveva visto giusto.