Il tecnico ha messo del suo nel campo di marcia salentino
Dopo la sconfitta di Cremona a Lecce i malumori erano tanti. Quella che era una delle squadre più forti del campionato si stava risvegliando come un’orchestra dove non tutti gli interpreti suonavano all’altezza della loro fame.
Quattro vittorie ed un pareggio hanno, di fatto, annullato la falsa partenza. Ora i salentini hanno 14 punti e sono ad una lunghezza dal secondo posto, con lo slancio per andare a riprendere il Pisa.
Il 4-3-3 messo in campo dai salentini sembra adesso essere un modulo assimilato dai giallorossi che che oltre alla certezza Coda si possono affidare su una batteria di esterni offensivi con pochi eguali in categoria. Gli arrivi di Strefezza e Di Mariano in estate sono tagliati su misura per il modulo che Baroni ha scelto per rilanciare la squadra di cui è stato protagonista da calciatore e per la quale ha deciso di lasciare il lavoro iniziato a Reggio.
E le prossime quattro gare saranno un crocevia significativo: i giallorossi vanno ad Ascoli, poi ospitano il Perugia, trasferta a Brescia e Cosenza al via del Mare. I salentini cercano conferme importanti per lanciare la propria candidatura per uno dei due posti che vale la promozione diretta.
Di certo c’è che, adesso, il Lecce ha numeri da paura. Clicca qui per leggere l’approfondimento di calciolecce.it.