Dopo cinque sconfitte consecutive gli amaranto sono costretti a rivedere i propri obiettivi
Dopo il triplice fischio del derby del San Vito-Marulla la Reggina si trovava prima in classifica, seppure solo per poche ore. La tifoseria era in delirio, innamorata pazza di una squadra cinica e quadrata e di un tecnico che incarnava senso di appartenenza e concretezza. Dopo cinque giornate tutto è incredibilmente ed inspiegabilmente cambiato.
Dalla lotta per il primato alla necessità di guardarsi alle spalle per evitare di venir risucchiati nella lotta salvezza. I cinque ko di fila hanno fatto scivolare gli amaranto fino al tredicesimo posto in classifica sempre fermi a 22 punti, al pari della Ternana. I play-off distano quattro lunghezze ma dietro i play-out sono a soli cinque punti di distacco. Troppo pochi per dormire sonni tranquilli.
Il momento è cruciale e, benché nelle intenzioni della società ci fosse quella di fare un campionato nelle zone alte della classifica, Loiacono e compagni devono ora respingere gli attacchi di chi insegue. Dietro, a soli due punti, ci sono Spal e Parma, squadre costruite con ambizioni di vertice e che, presumibilmente, risaliranno alcune posizioni con gli innesti che arriveranno nel mercato di riparazione.
Il mercato arriverà, come una manna dal cielo, anche per la Reggina che prima, però, dovrà ritrovare fame e convinzione nei propri mezzi. Dopo aver volato e sognato per settimane, serve tornare con i piedi per terra e affrontare con lo spirito giusto le prossime gare.
Piedi per terra e pensare solo alla salvezza, altri obiettivi lasciamoli a chi piace illudersi.