Gli amaranto stanno sprofondando, ma non è quello il peggiore dei mali
Da qualche settimana le notizie che ruotano attorno all’universo amaranto offrono un quadro di un ambiente non tranquillo. Un’aria poco salubre che, ad un certo punto, soffia sul fuoco di una crisi di risultati che sembra senza fine.
Nelle ultime settimane è avvenuto un switch abbastanza chiaro sul piano degli obiettivi. I play off sono diventati una chimera e si parla solo di salvezza. Non serve essere strateghi del calcio per immaginare che questa Reggina abbia le potenzialità per salvarsi.
Eppure ci sono seri dubbi che possa farcela. Anche se la classifica rappresenta il parametro che oggi preoccupa meno. La Reggina è ancora davanti e avrebbe tutte le possibilità di stare davanti nel mini-torneo che coinvolge le squadre che sono in lotta per non retrocedere.
La mancata svolta sul piano dell’atteggiamento maturata con il cambio dell’allenatore è un altro aspetto che non contribuisce a diradare le nubi sul futuro. Ma c’è ancora speranza che uno squarcio di sereno possa fare capolino. Vedere nero, in questa fase, è normale. Ai giocatori il compito di smentire questa sensazione di negatività che pervade in maniera oggettiva tutto l’universo amaranto.
È vero la cosa meno preoccupante è la classifica come si diceva una volta quattro fessi si trovano , il problema più grosso riguarda la società come hanno pure evidenziato gli autorevoli personaggi che si sono espressi nel merito in questi giorni , mancano figure competenti manca una rete di osservatori che gira i campi dei campionati minori Di Lorenzo Orlando ecc non sono arrivati dall Inter o dalla Juventus manca la programmazione ci fossero tre/ quattro mercati a stagione cambierebbero tre/ quattro squadre questo è il vero rischio futuro ripetere perpetuamente gli errori commessi sin dall avvenuto del presidente Gallo quindi caro presidente prenda spunto da ciò che ha letto in questi giorni faccia tesoro dei consili e dai suggerimenti ricevuti il bene della Reggina lo merita Lei la tifoseria la città e la provincia intere sempre fino alla morte FOOOOOOOZA REGGINA
2 vittorie contro Crotone e Pordenone cambierebbero tutto, testa bassa e pedalare