La classifica non rende giustizia ad una squadra che nella partita singola potrebbe ritrovarsi al top sempre
Non ci sono dubbi sul fatto che Filippo Inzaghi tema molto la partita contro il Benevento. Per il tecnico amaranto è una sorta di rito quello di lodare gli avversari. E contro un collettivo come quello sannita, ad onor del vero, non potrebbe essere altrimenti, considerata la consistenza della rosa. E, per ironia del destino, si tratta della quarta potenziale corazzata che la Reggina affronta nelle ultime quattro gare dopo Cagliari, Genoa e Venezia.
La B, però, sa essere spietata con chi non trova l’amalgama giusoa. Anche se ha i singoli di assoluto spessore, come la compagine di Fabio Cannavaro. Una squadra che ha ritrovato la vittoria e per molti ha ancora grande margine per tornare prepotentemente nella colonna sinistra della classifica.
Inzaghi ovviamente confida che i giallorossi non si ritrovino al top proprio al Granillo. La gara assomiglia molto a quella contro il Venezia, quando la classifica dei lagunari poteva essere il presupposto di una sfida ingannevole. I veneti sono un’altra squadra fortissima e il primo tempo lo ha dimostrato. La rimonta amaranto ha poi scritto un’altra storia.
Sarà, perciò, determinante avere l’approccio giusto e giocare da Reggina. Quella Reggina di Inzaghi che, in questo campionato, ha dimostrato di potersela giocare e mettere in difficoltà chiunque. Per gli osservatori esterni sarà certamente una bella gara.