L’ex preparatore atletico di Nevio Scala, oggi allo Zenith San Pietroburgo, ha parlato degli aspetti puramente atletici della possibile ripresa dei campionati
Ivan Carminati, attuale preparatore atletico dello Zenith San Pietroburgo, ma già responsabile della parte atletica della Reggina di Nevio Scala, quella che ha sfiorato la serie A, persa solo ai rigoni nel 1989, ha parlato ai microfoni di Gazzetta del Sud in merito alle problematiche fisiche degli atleti in caso di ripartenza dei tornei:
“Bisogna ripartire gradualmente, anche perché si tratta di una sosta anomala, che costringerebbe a giocare due volte la settimana. Servono almeno 15-20 giorni di preparazione. Una Ferrari in garage, ferma da tanto tempo, non può essere messa in strada e lanciata subito a pieni giri. In ogni caso, non prevedo infortuni muscolari, le temperature fredde favoriscono questi tipi di intoppi. I chili di troppo? I calciatori sono professionisti, smaltiscono in pochi giorni“.
Carminati sottolinea: “La speranza di tutti è quella di ripartire. Secondo me dipende tutto dalla Bundesliga: se ripartono loro ripartono tutti“.
Sulla Reggina: “Ho tanti bei ricordi di Reggio Calabria, l’unico momento negativo è stato il ko nello spareggio per la promozione in A. Gli amaranto di Toscano meritano la promozione, si è giocato oltre l’80% del campionato: mi auguro davvero che la Reggina possa tornare in A“