Dopo il via delle scuole si avrà un quadro più preciso della situazione, ma la cautela prevale. In ogni caso è assodato che le prime giornate dei nuovi campionati saranno disputate a porte chiuse
Stadi chiusi al pubblico ancora per un pò di tempo. Il piano delle Autorità è chiaro: monitorare l’impatto della riapertura delle scuole e poi si cercherà di capire come agire su questo fronte.
Nell’edizione odierna di Gazzetta dello Sport, si parla del piano del Governo e del Comitato Tecnico Scientifico per l’accesso dei tifosi negli impianti sportivi, pur con un certo contingentamento:
“Il rialzo dei contagi non costituisce una bella premessa per cominciare a incrinare il muro degli spalti vuoti. Tuttavia anche qui, il programma per il momento non cambia. Dal primo settembre, come da Dpcm, ci sarà l’equiparazione fra sport e spettacolo, nel senso che saranno consentiti eventi fino a mille spettatori (all’aperto) e 200 (al chiuso). Con la possibilità in «casi eccezionali» di ampliare il numero da parte del presidente della regione e con il consenso del Cts“.
Alcuni eventi sportivi faranno da “apripista“, come sottolinea il quotidiano sportivo:
“Lo schema a cui ha lavorato il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, è quello di una ripresa in due tempi: alcune aperture «singole», legati a eventi che si svolgono in un solo territorio regionale, che facciano da apripista a una riapertura, ovviamente parziale degli stadi. Ecco allora il Motomondiale di Misano (13 e 20 settembre), la Formula 1 al Mugello (sempre il 13 settembre) o gli Internazionali d’Italia di tennis (14-21 settembre) o il Golden Gala Pietro Mennea di atletica (che dalla sede originaria dello stadio dei Marmi si è spostato all’Olimpico il 17 settembre anche per poter usufruire di spazi più grandi e poter provare ad avere un numero maggiore di spettatori)“.