Amaranto padroni del campo ma pericolosi solo in un paio di circostanze
La solita bella e propositiva Reggina impone il suo gioco anche all’Adriatico contro il Pescara. Che si giochi in casa o fuori la musica non cambia, la squadra di Marco Baroni nel primo tempo è sempre padrona del campo. A dispetto, però, della prestazione manca il gol. Dopo i primi 45 minuti, infatti, reti inviolate e tutto rimandato alla ripresa.
Baroni schiera i suoi con sole 3 novità rispetto alla sfida contro la Salernitana, Crisetig e Di Chiara, che scontata la squalifica, ritrovano una maglia da titolare al posto di Bianchi e Liotti, mentre Lakicevic prende il posto di Loiacono sulla corsia di destra della difesa amaranto. Tra gli abruzzesi esordio per Dessena e Tabanelli in mezzo al campo.
La Reggina gioca molto alta, il Pescara difende e prova a ripartire in contropiede. Occasioni se ne registrano poche; il cross di Edera su cui non arriva per un soffio Montalto al 6’, la conclusione da fuori di Tabanelli al 12’ bloccata da Nicolas, quella a botta sicura di Menez nel cuore dell’area di rigore murata dalla difesa di casa al 26’ e il sinistro di Edera bloccato da Fiorillo.