Amaranto che non perdono da sei gare, non era mai successo in questo torneo. Il precedente filotto si interruppe dopo il Pordenone
E sono sei. Sei gare a punti, sei gare senza sconfitte. Dopo la battuta d’arresto casalinga contro il Lecce, la Reggina non ha più permesso a nessuno di lasciarla a bocca asciutta, di strapparle via l’intera posta in palio.
Il 16 gennaio al Granillo quell’ultimo ko per mano dei salentini, poi 3 pareggi (contro Frosinone, Salernitana e Cosenza) e 3 vittorie (contro Pescara, Virtus Entella e Pordenone) che hanno permesso agli amaranto di guadagnare posizioni in classifica e giocare con minori timori e apprensioni.
Un percorso positivo che ne ha riabilitato le ambizioni di classifica e che le restituisce quella serenità di cui si avvertiva la necessità.
Un ruolino di marcia che in questa stagione non si era mai visto. Prima di queste sei gare senza battute d’arresto, il miglior filotto positivo degli amaranto risaliva ad inizio campionato.
La stagione della Reggina si aprì infatti con il pareggio a Salerno, la vittoria casalinga sul Pescara e quindi i 3 segni “X” con Virtus Entella, Cosenza e Pordenone. 5 gare senza sconfitte ad inizio stagione che avevano illuso la piazza di poter affrontare un campionato più sereno. Poi arrivarono invece 4 sconfitte di fila contro alcune delle big del torneo (Spal, Empoli, Pisa e Monza).
A distanza di un girone ci si ritrova esattamente allo stesso punto. Reduci dal miglior trend positivo stagionale, con entusiasmo e fiducia nei propri mezzi. Dopo la gara di Pordenone all’andata cominciò il periodo nero degli amaranto, ora bisogna fare il salto di qualità e dimostrare di aver imparato la lezione.