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Belardi: ”Reggina, sei la mia squadra del cuore e lo dice la storia. Ho parlato con Gallo e…”

Dal rigore parato a Shevchenko a San Siro allo spareggio col Messina. Poi l’attualità ed il contatto con il presidente amaranto Luca Gallo…

Tanti anni trascorsi alla Reggina, della quale è diventato una vera e propria bandiera. Emanuele Belardi, ex portiere amaranto, ai microfoni di Eleven Sports ha risposto alle domande di Jolanda De Rienzo e dei tanti tifosi amaranto in collegamento. Dai ricordi in amaranto al legame con Reggio e la Reggina, passando per l’incontro con il patron Luca Gallo ed il tema attuale relativo alle promozioni.

Il rigore parato a Shevchenko: ”Era il mio esordio in A ed il primo campionato della storia della Reggina in massima serie nel 1999. E’ stato un esordio storico per me, per la Reggina e soprattutto per i 10.000 reggini a San Siro. Era la mia prima partita in A, già prima avevo fatto un errore e mezzo sui gol, l’emozione mi aveva un po’ fregato. Dopo la personalità mi ha dato una mano riscattandomi al 93′.”

”Tornare alla Reggina? Al di là del tornare come dirigente o meno, io alla Reggina ho giocato 15 anni, sono arrivato a Reggio a 13 anni ed ho giocato in A, B e C. La Reggina sarà sempre la mia squadra del cuore e lo dice la storia, in cui c’è scritto che Emanuele Belardi è stato 15 anni nella Reggina, mettendoci sempre tutto se stesso con i fatti. La cosa che più mi rende felice è che la Reggina oggi è ad un passo dalla Serie B”.

Sullo spareggio con il Messina: ”Al termine di quella gara furono lacrime di gioia e di grande sofferenza. A gennaio tornai dall’India, convinsi Bruno Cirillo a tornare a Reggio, dove eravamo cresciuti, perchè la situazione era complicata.Ci salvammo vincendo lo spareggio contro il Messina, sapevo che era la mia ultima partita nel calcio giocato e sapevo che avrebbe avuto un sapore speciale”.

L’anno più bello con la Reggina? Ce ne sono tanti, magari l’anno della vittoria della Serie B (2001/02). Quell’anno feci 38 partite su 38 e parai tanti rigori. Fu un anno bello ma ricordo anche lo spareggio di Bergamo, San Siro, il pareggio di Napoli che ci permise di andare in Serie A, lo spareggio col Messina ecc…. Il mio percorso a Reggio Calabria è stato lunghissimo”.

Il rapporto con Reggio e la Reggina: ”Ho vissuto più a Reggio che a casa mia. Ho ricordi di grandi lotte, perchè salvarsi in Serie A o vincere il campionato di B era come vincere uno scudetto. Per anni abbiamo rappresentato il Sud in Serie A e la Calabria nel mondo, per me essere il portiere della Reggina era come essere il portiere della Nazionale e questo fa capire quanto è importante la maglia amaranto per me”.

Tema promozioni: ”Penso che Reggina e Monza debbano indiscutibilmente andare in Serie B sia per quello che è stato fatto in campo sia per il verdetto che recita la classifica ad oggi visto il margine di vantaggio in rapporto alle poche giornate che mancano alla fine. Per il Vicenza, invece, il discorso è già diverso. Ci sono sei punti di vantaggio sulla seconda e lo scontro diretto con quest’ultima non si è ancora giocato…”

‘Contatti con Gallo? Diciamo che ci siamo sfiorati. Ci siamo incontrati, abbiamo parlato ma poi non si è concluso nulla…”

Chiude così Belardi: ”Spero che si possa festeggiare la Serie B il più presto possibile, promozione meritata e vinta sul campo. Poi si potrà pensare ad un ottimo settore giovanile com’era un tempo e successivamente un futuro in Serie A, perchè la Reggina, Reggio e la Calabria meritano la Serie A”.

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