Il fantasista amaranto parla nella settimana in cui il campionato cadetto è fermo a causa dello stop Nazionali: il suo pensiero su Serie B, obiettivi della squadra e assenza dei tifosi
Nicola Bellomo è il il numero 10 della Reggina. Maglia pesante, ma che il talento di Bari Vecchia sembra stia onorando di partita in partita, a suon di prestazioni convincenti e sacrificanti. La casella relativa ai gol fatti, dopo sette giornate, segna ancora 0, un dato che però maschera un impegno assiduo che lo ha visto entrare soltanto nella classifica degli assist-man, in occasione del gol del vantaggio di Liotti con il Pordenone.
Ai microfoni della Gazzetta del Sud, il trequartista amaranto, finora il più utilizzato da mister Toscano in quel ruolo, ha parlato del cammino degli amaranto e del campionato, ad oggi fermo a causa degli impegni delle nazionali.
”Non vediamo l’ora di tornare in campo – dice Bellomo – siamo arrabbiati al punto giusto. Il mister mi sta dando fiducia e lo ringrazio per questo. Mi trovo in una bella ‘famiglia’.
SERIE B COMPETITIVA. ”In B ci sono diverse squadre forti, soprattutto le retrocesse, il livello si è alzato. Spal, Brescia e Lecce hanno mantenuto gli organici quasi invariati e sono partite con i favori del pronostico. Contro la Spal, pur essendo in inferiorità numerica, abbiamo sfiorato il pareggio in più di un’occasione”.
UN PASSO ALLA VOLTA. ”Play-off? Non facciamo voli pindarici. Vogliamo stupire, ma prima di tutto pensiamo a conquistare i punti per blindare la salvezza, poi verrà il resto. Perugia e Pescara l’anno scorso, dopo essersi presentati ai nastri di partenza con grandi ambizioni, si sono invece affrontate ai play-out. Il calcio è imprevedibile, nessuna gara è scontata, anche perchè si è azzerato il fattore campo”.
L’ASSENZA DEL PUBBLICO. ”Forse siamo i più penalizzati dall’attuale situazione. La scorsa stagione ricordo che i tifosi nel derby con il Catanzaro ci diedero un aiuto prezioso. Ci manca la spinta del ‘dodicesimo uomo’, speriamo di riaverla presto. Sarebbe bello tornare alla vita normale, ma per ora non è possibile”.