Venturato deve fare a meno di molti protagonisti, squadra “corta” soprattutto in difesa, ma tra i granata tutti sono utili e nessuno indispensabile

Il Cittadella arriva al Granillo con diversi assenti. Gli effetti delle positività riscontrate negli ultimi giorni hanno praticamente ridotto ai minimi termini, soprattutto in difesa, la squadra di Venturato.

Tuttavia, i granata hanno la peculiarità di far valere da anni un concetto alla base del successo da tanti anni: “Tutti utili, nessuno indispensabile”. Lo si evince anche dalle scelte di mercato, dove cambiano i calciatori ma non i risultati della squadra. Venturato punta sul 4-3-1-2.

Si tratta di un assetto tattico che dava fastidio alla Reggina di Toscano, soprattutto quando il trequartista andava a prendere la palla sull’esterno creando superiorità numerica. Era accaduto, ad esempio, contro il Pisa.

C’è attesa per capire cosa accadrà con Baroni e le sue variazioni tattiche.

In porta ci sarà l’albanese Kastrati. Scelte praticamente obbligate in difesa dove Perticone sarà adattato a destra, con Adorni e Camigliano centrali e l’ex Monopoli Donnarumma a sinistra. La linea centrale dovrebbe essere composta da Proia, Iori e Gargiulo. Quest’ultimo nonostante agisca da centrocampista in questa stagione ha già realizzato sei reti in undici partite. I granata puntano molto sul ruolo del trequartista che diventa una sorta di uomo in grado di scompaginare la tenuta difensiva avversaria, grazie alla capacità di inserimento tra le linee. Un tema tattico che ricorre sempre in questa Serie B e che il Cittadella fa valere grazie al suo numero dieci: D’Urso.

Venturato soprattutto in attacco ha ruotato spesso gli uomini a disposizione. Al Granillo potrebbe proporre la coppia composta da da Tsajout e Cissé