Ci sono pochi dubbi sul fatto che il tecnico all’Adriatico schieri una squadra votata all’attacco
Che Reggina si vedrà a Pescara? La domanda può risultare retorica, sulla base del fatto che Marco Baroni va dritto per la sua strada. Il tecnico continuerà a proporre lo stesso atteggiamento tattico che ha contraddistinto la sua squadra in tutte le gare della sua gestione. Ma soprattutto andrà in campo con l’obiettivo di vincere. La sua idea è che la squadra faccia vedere le cose migliori quando ha la palla e controlla il gioco e, sebbene conti soprattutto non perdere, per riuscirci non c’è metodo di migliore di andare ad attaccare l’avversario con la qualità a disposizione. E la Reggina di qualità ne ha abbastanza, soprattutto dopo il mercato di gennaio.
Qualcosa, però, potrebbe cambiare rispetto alla squadra che ha pareggiato contro la Salernitana. A partire dalla difesa dove a sinistra si registra il rientro di Di Chiara. Da valutare le condizioni di Lakicevic. Attenzione, perché, Stavropoulos potrebbe giocare titolare con Cionek (favorito eventualmente su Loiacono che resterebbe a destra) in mezzo.
Dopo la squalifica torna Crisetig che dovrebbe affiancare Crimi. Conferma per Montalto al centro dell’attacco, ma anche per i tre calciatori a supporto: Menez, Folorunsho e Edera.
Il recupero di qualche giocatore dovrebbe dare comunque al tecnico la possibilità di avere una migliore gestione de cambi, andando a pescare dalla panchina quei calciatori che rispetto alle utile esibizioni potrebbero essere esclusi dalla formazione titolare.