I lupi sono una squadra che confeziona molti risultati grazie alla capacità di venire fuori nei secondi tempi, gli amaranto invece…
Alzi la mano chi, durante la partita contro la Virtus Entella, non ha visto aleggiare i soliti fantasmi sulla Reggina.
Quelli che, per intendersi, portano la squadra a giocare primi tempi di grande autorità o qualità, per poi subire nella ripresa la maggiore prontezza dell’avversario.
Probabilmente lo hanno fatto in tanti. Di certo c’è un parametro che deve preoccupare e non poco in vista della gara contro il Cosenza.
La Reggina, in linea di massima, ha un grave difetto: gioca molto bene i primi tempi e poi nella ripresa spesso paga il non avere chiuso la contesa nel primo tempo.
Le gare in cui si rischia maggiormente sono quelle in cui affronta un avversario che magari la aspetta sornione, non la fa passare o magari resta in partita e poi, nel finale, inaspettatamente tira fuori la zampata vincente.
Questo fa capire, perché, forse il Cosenza è il cliente peggiore per la Reggina. E qualora non lo si creda, basta guardare i numeri.
Il Cosenza ha segnato solo cinque gol nei primi tempi. Dodici, invece, sono arrivati nella ripresa. A fronte, rispettivamente, di dieci e nove gol subiti. I lupi hanno il nono rendimento assoluto per quanto attiene ai secondi tempi. Se si giocassero le riprese la squadra di Occhiuzzi avrebbe 28 punti, 6 in più di quelli che ha attualmente in classifica.
Lo stesso dato per la Reggina, nonostante i miglioramenti delle ultime settimane, è impietoso: solo 17 punti, ultimo posto assoluto. Solo 8 gol fatti e ben 22 subiti. A fronte dei 12 realizzati e 4 al passivo dei primi 45 minuti.
Attenzione, dunque, al Cosenza alla distanza. Spesso i lupi hanno trovato il risultato grazie al rendimento dei secondi quarantacinque minuti.