Una squadra lanciata come quella amaranto potrebbe non salutare con grande soddisfazione lo stop. Ma vi si può comunque trovare del buono
Si dice che quando una squadra è lanciata bene in campionato, ogni pausa rischia di spezzargli il ritmo. Tuttavia, la Reggina ha già dimostrato recentemente come eventuali stop le consentono di ricaricare le batterie e aumentare il livello di affinità tra la squadra ed i dettami del tecnico.
Lo stesso Baroni ha spesso sottolineato l’esigenza di avere del tempo per migliorare l’intesa tra i calciatori e portarli tutti alla stessa condizione. Ora si tornerà in campo l’1 maggio e la squadra potrebbe avere la possibilità di recuperare elementi che le potrebbero tornare molto utili in questo finale di stagione.
C’è un nome che fa ovviamente più rumore degli altri ed è quello di Jeremy Menez. Il problema al ginocchio lo ha messo ko alla vigilia di una sfida che forse lo avrebbe visto protagonista, ossia quella contro la Reggiana. Rimetterlo nelle condizioni migliori, potrebbe equivalere a mettere un’altra freccia nell’arco amaranto.
Con un vantaggio: i risultati positivi della squadra lo hanno reso “uno dei tanti”. Non in senso dispregiativo, ma con riferimento al fatto che per riguadagnarsi un posto da protagonista gli toccherà impegnarsi molto in queste settimane di allentamenti.
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