Anche contro la Reggiana il tecnico amaranto ha mandato in campo una formazione molto simile alla squadra che ha iniziato il torneo
Si è detto spesso di quanto la Reggina, soprattutto in un girone di ritorno sfavillante, abbia beneficiato del robusto intervento operato con il mercato di gennaio. Spesso e volentieri, però, non si è sottolineato abbastanza quanto la squadra abbia trovato nuova linfa anche nella rivitalizzazione di elementi che c’erano già ad agosto.
Contro la Reggiana, ad esempio, ben otto degli undici andati in campo nella formazione titolare hanno iniziato la stagione in amaranto.: Delprato, Cionek, Loiacono, Di Chiara, Crisetig, Bianchi, Folorunsho e Situm.
Ad onor del vero va anche puntualizzato che, ad andare in campo da subito, sono stati elementi come Nicolas e Montalto che, di fatto, sono andati a riempire caselle che parevano essere sguarnite nel girone d’andata.
La sensazione è che, alla fine, nella bontà di prestazioni e risultati abbia finito per influire un po’ una via di mezzo tra l’eccellente lavoro di rivalorizzazione del gruppo esistente da parte di Baroni e l’arrivo di quei tasselli che hanno colmato lacune strutturali che la rosa aveva per qualche errore di valutazione fatto in estate.
Edera un fallimento totale. Sempre forza Reggina.
ma perchè nel dibattito trova spazio o la condanna di Taibi o il suo elogio? Non si puó cercare di analizzare con equilibrio senza per forza essere a favore o contro? Si sono fatti errori quantomeno di valutazione, si puo dire? Si è negato di aver rivoluzionato un organico, lasciandoo stare se si è fatto a ragione o no, ma perchè negarlo? Il fatto stesso che gran parte dei protagonisti di oggi erano presenti gia in estate non fa altro che confermare che l’errore(umano e giustificabile) è stato di valutazione perchè è ovvio che un gruppo rivoluzionato ha bisogno di tempo per trovare un identitá. E senza mettere in discussione quella che era la realtá del girone di andata, non si sarebbe corso ai ripari, e si sarebbe perso la possibilitá di trovarci dove ora ci troviamo. Meritto di Taibi? Certamente, ma gli errori ci sono stati e l’ingenuitá nel fare certe dichiarazioni è certificata, senza bisogno di condannare nessuno, chi opera commette errori e chi è bravo ed onesto intellettualmente, dopo averne preso coscienza corre ai ripari senza bisogno di invocare rivincite