Arriva al Granillo una squadra particolarmente complicata da affrontare
Il nuovo corso della Spal ha mantenuto fede alle ambizioni della scorsa stagione, ma con principi diversi. Meno grandi nomi stagionati, più giovani di primo livello.
La squadra emiliana non è considerata tra le potenziali protagoniste assolute, ma ha risorse per vincere contro chiunque e qualora trovasse la consacrazione dei suoi giovani diventerebbe una candidata credibile alla promozione in massima serie.
Il timone è stato affidato a Pep Clotet, allenatore spagnolo che l’anno scorso riuscì a guidare la rimonta del Brescia nel girone di ritorno. Il suo calcio mischia alcuni principi della filosofia spagnola, a tratti molto più concreti e affini al campionato di Serie B.
Gli emiliani nelle prime tre partite hanno proposto un 4-2-3-1 in cu il grimaldello per aprire le difese avversarie è l’ex Lecce Mancosu. È l’uomo che gioca dietro la punta Colombo e con i suoi movimenti tra le linee riesce a trovarsi lo spazio per le sue giocate, degne di chi da anni è uno dei migliori assist-man del campionato.
Andrà a prendersi lo spazio dietro le spalle di Cristetig ed Hetemaj, a venire in soccorso alla Reggina il fatto che la dinamicità del modulo di Aglietti all’occorrenza riesce ad essere dinamico.
Attenzione, inoltre, alle capacità balistiche di molti calciatori di Clotet. Sono tanti quelli che hanno una buona conclusione dalla distanza. Tuttavia, è abbastanza chiaro che i pericoli siano ben noti ad Alfredo Aglietti che istruirà la squadra su come affrontare i prossimi avversari.