La sfida con il Cosenza ha insidie rilevanti per le caratteristiche degli amaranto
La Reggina ha tecnica, ha sapienza tattica e personalità. È un’ottima squadra quando deve fare correre la palla e in alcune occasioni, come a Perugia, è quasi esaltante per la capacità di distribuire il gioco e far girare a vuoto gli avversari in pressing. Può, però, accadere che come nel caso del match con il Cittadella un episodio possa rendere più complicata la strada e venga a nudo qualche problema che si palesa da inizio stagione.
La Reggina non ha molti corridori in campo, lavora molto in ampiezza e soffre le squadre che tendono a fare densità in mezzo. Era già capitato, ad esempio, contro il Crotone o nel primo tempo del match casalingo contro il Frosinone. Per non parlare della difficoltà, in qualche caso, a controllare i movimenti dei trequartisti alle spalle dei mediani. Criticità già rilevata contro il Vicenza (Dalmonte), Ternana (Falletti) ed anche con il Cittadella (Antonucci).
Il Cosenza che attende gli amaranto al Marulla venerdì sera, con il suo 3-5-2, ha tutte le credenziali che possono dare fastidio alla Reggina, soprattutto se dovesse trovare un episodio favorevole all’interno della gara. La B è una sorta di roulette dove, nell’arco di una partita, una circostanza fortuita o estemporanea può enfatizzare le caratteristiche dell’uno che possono mettere a nudo i difetti dell’altro. Ma le potenziali criticità del match con il Cosenza e come funzionano le cose in categoria sono aspetti ben noti ad uno come Aglietti che conosce a menadito la cadetteria.
perderemo anche a Cosenza,troppi scarsoni in campo,Rivas,Menez (da tribuna) E Ricci che merita una riflessione a parte ,per molti tifosi è una grande delusione,sembra che sia venuto a Reggi per fregarsi lo stipendio,non corre,non suda,non saltare l’uomo,ma perchè non cambia mestiere??