Il salto di qualità degli amaranto sotto il profilo del rendimento è certificato dai dati
La Reggina di Alfredo Aglietti non è una macchina perfetta. Non segna molto, a volte dà l’impressione di gestire le partite in modo sornione e pare andare in difficoltà con le squadre che hanno passo, gioventù e ritmo. Ma queste sono impressioni, perché poi ci sono i dati.
Non solo il terzo posto in classifica, non solo i 22 punti conquisati in dodici partite. Il dato che, più di ogni altro, certifica come il club abbia saputo operare bene è rappresentato dal confronto con la passata stagione.
Ci sono, al momento, 12 punti di differenza. La Reggina, fino ad ora, ha conquistato mediamente un punto in più a partita rispetto alla passata stagione, quando allo stesso punto del torneo gli amaranto di punti ne avevano 10.
La rimonta del girone di ritorno ha permesso di raddrizzare una stagione che rischiava di farsi complicata, ma i fatti spiegano come la scelta di puntare su buona parte del gruppo che ha permesso la rimonta della del girone di ritorno si è rivelata una scelta che sta pagando. Vietato, ovviamente, immaginare di pensare di potersi cullare. Ma questi sono aspetti ben noti ad una squadra esperta come quella amaranto.