Il tecnico punta su tutto il gruppo e alle parole fa corrispondere i fatti
Un anno fa, più o meno, la Reggina scopriva un Folorunsho che sarebbe dovuto diventare un fattore nell’economia del suo campionato. Onore e merito a Marco Baroni che scelse di puntare in maniera decisa sulle sue caratteristiche, che allora era un giovane che veniva dalla Serie C. Stesso coraggio con cui provava l’esordiente Dalle Mura in gare di cruciale importanza.
Tra i limiti della Reggina di quest’anno c’è anche aver lasciato all’angolo troppi giocatori che avrebbero quantomeno meritato una chance. Bruno Amione, ad esempio, è uno che il Verona ha pagato circa due milioni di euro e fino ad un paio di stagioni fa era considerato uno dei migliori 2022 del mondo.
Un pedigree sufficiente per offrirgli qualcosa più dei pochi minuti che gli erano stati riservati a Monza in tutto il campionato. Di certo c’è che Roberto Stellone nel momento in cui ha avuto necessità di reperire un difensore per il centrosinistra non ha adottato alcun tipo di escamotage che non prevedesse l’ingresso dell’unico interpreta naturale: proprio l’argentino che mai era stato preso in considerazione.
Un messaggio chiaro che potrà essere recepito anche dai vari Ejjaki e Giraudo, calciatori che hanno alle spalle campionati importanti di Serie C.