I numeri sottolineano come, nonostante l’incredibile serie di risultati negativi, la squadra può migliorare sé stessa
L’obiettivo della Reggina è la salvezza. Le due vittorie contro Crotone e Spal hanno dato dimostrazione che l’obiettivo è quantomeno alla portata della squadra amaranto. Per centrarlo sarà opportuno non sbagliare tre gare chiave che si avranno in casa: quella di sabato contro il Pordenone e poi in seguito arriveranno altri due scontri contro chi sta alle spalle: Vicenza e Cosenza.
Fino a un paio di turni di campionato fa e dell’arrivo di Roberto Stellone, la Reggina era in depressione assoluta. Oggi, però, si guardano i numeri si notano due cose. Gli amaranto dopo quattro giornate del girone d’andata avevano 8 punti, al ritorno ne hanno conquistati 6. in altrettante uscite. La differenza sta, però, anche nel fatto nel girone ascendente vennero giocate tre gare su quattro in casa, a fronte dell’esatto contrario nella fase discendente del campionato.
Furono 9 dopo il pareggio nel quinto turno a Pordenone e, in teoria, la Reggina avrebbe già sabato l’opportunità di pareggiare la prima fase della partenza sprint. Certo è che contro i neroverdi, ormai disperati, sarà tutt’altro che facile.
La Reggina è, inoltre, a +3 sulla passata stagione.
Innanzitutto faccio tanti auguri di pronta guarigione all presidente Gallo. Poi vorrei capire una cosa ragazzi. Questa società è in grado di andare avanti con il progetto? Bisogna salvarsi stanno morendo tutte le squadre del Sud.Non è giusto