
Davanti c’è una squadra particolarmente abile nell’orchestrare le ripartenze
Come spesso accaduto nell’ultimo mese e mezzo, la settimana sta scivolando via con un’attenzione mediatica rivolta soprattutto alla questioni extra-campo. Tuttavia, la Reggina fatta di calciatori e staff tecnico ha la mente proiettata alla gara contro il Bari. Un match impegnativo come il rendimento e la classifica dei galletti mettono in chiaro.
Dal punto di vista tattico è lecito attendersi una Reggina che confermi il 5-3-2. Inzaghi ha spesso detto che questo cambio di modulo non è definitivo, ma finora non si è più tornati indietro da quando lo si è visto per la prima volta al Ferraris di Genoa. La partita di Bari, tra l’altro, sembra quella meno adatta a cambiare atteggiamento tattico.
La spiegazione trova radice nel fatto che davanti ci si trova un avversario che fa delle verticalizzazioni improvvise e degli scatti degli attaccanti negli spazi la sua grande forza. Il 5-3-2 sembra un modulo che garantisce maggiore compattezza ed è meno votato al dominio del gioco che, come accaduto nelle ultime gare, potrebbe essere lasciato agli avversari.
Di certo c’è che si affronta un avversario forte e sarà determinante evitare che si verifichino episodi che possano spianargli la strada. Eventualità con cui spesso, suo malgrado, la Reggina si è trovata a confrontarsi, maledicendo situazioni che potevano essere gestite meglio.
