Lunga intervista dell’islandese al quotidiano L’Arena
Emil Hallfredsson, arrivato in Italia proprio grazie alla Reggina, ha deciso di appendere le scarpette al chiodo. A Reggio ha giocato due stagioni, a Verona è diventato un’istituzione. Lì ha trovato la sua dimensione, dopo le prime due stagioni in amaranto e un prestito in Inghilterra.
In un’intervista rilasciata a L’Arena ha rivelato che proprio dopo il suo ritorno in amaranto da oltre Manica aveva capito che era arrivato il momento di cambiare aria.
«Dopo un anno al Barnsley – ha dichiarato il centrocampista – in Inghilterra dovevo tornare alla Reggina. Ma sentivo che dovevo cambiare. Era l’ultimo giorno di mercato. Mi volevano il Verona in C e il Cesena in A che però mi disse di aspettare le ultimissime ore. A Cesena avrei ritrovato Ficcadenti che avevo avuto alla Reggina. Ma non volli aspettare. Così accettai il Verona, sapendo che mi attendeva una grande piazza con grandissimi tifosi. Senza sapere però che ci sarei rimasto per la vita».
A parte l’eurogoal con la Juve, non ricordo altre prestazioni epiche di costui. Giocatore discreto, ma sicuramente non ha lasciato il segno.
Ricordo il suo look invernale lui in pieno inverno magliettina a maniche corte e sempre pantaloni
alla pescatore ma ha dato tanto alla Reggina combatteva su ogni pallone e non tirava la gamba mai dietro
Il primo anno fortissimo e velocissimo, poi lo hanno plasmato come i centrocampisti di interdizione e palleggio tikitaka, diventato lentissimo
Ce ne siamo fatti una ragione