Affinché questa Lfa Reggio Calabria acquisisca il nome Reggina occorrerà aspettare l’anno prossimo. Nel frattempo si auspicava che quest’anno di transizione potesse rappresentare una ripartenza migliore di quanto non si sia rivelata. Non solo gli amaranto non sono riusciti a stare attaccati al treno delle prime, ma faticano nel confronto con le squadre che occupano la prima parte della classifica.
Una situazione che la partita contro il Real Casalnuovo ha confermato e che inviterebbe a rafforzare in maniera considerevole la squadra nel mercato che si aprirà a gennaio. Lo si dovrebbe fare indipendentemente dall’obiettivo finale, considerato che non ci sono le condizioni per ipotizzare che la seconda di campionato sia utile solo pe aggiornare le statistiche di una stagione che rischia di trasformarsi in una debacle.
Giocare la Serie D è già un’onta per una tifoseria che porta in media quasi 5000 spettatori allo stadio e sarebbero di più se non fosse ancora in piedi la problematica relativa ad una denominazione che non è ancora quella a cui tutti sono abituati.
fino a prova contraria i morti di fame siamo noi che non siamo riusciti a organizzare una società in D con gente/imprenditori del posto.
Però siamo sempre bravi a pontificare e a giudicare ma soprattutto a pretendere.
Ora voglio proprio vedere quante manifestazioni di interesse vengono fuori….soprattutto da Reggio….credo di sapere la risposta purtroppo.
Si ha di bisogno di gente con soldi da investire per fare una squadra competitiva e non di aria fritta e promesse da marinaio
Brunetti come Saladini! Il più scarso SindacoFF di tutti i tempi!
Ci sono testate che ancora sostengono sti perdenti. Ma ormai chi le guarda più ..
Non bisogna andare allo stadio così imparano a comportarsi
Siamo caduti in un baratro da cui è difficile venirne fuori. Qualcuno che ha veramente a cuore le sorti della Reggina si faccia avanti,non si può continuare a tribolare ogni domenica.