Quando si sottolinea che non c’è poi grande differenza tra le categorie, sarebbe bene osservare i fondamentali tecnici di Nino Barillà. Uno che in Serie A o B, per quanto ci sia stato a lungo e con merito, è uno dei tanti dal punto di vista tecnico. In D è un re: basta vedere la facilità con cui stoppa la palla, a fronte di tanti altri calciatori che giocano nel girone I che faticano ad addomesticarla come chi ha giocato in altre categorie.
E i numeri dicono che Barillà è il giocatore più decisivo della squadra: quattro gol e due assist valgono assai in un collettivo che segna davvero poco. Proprio la maggiore prolificità è uno di quegli aspetti su cui la squadra deve migliorare, in modo da rendere più semplice l’approccio a partite contro squadre abbordabili dove la grande difficoltà è quasi sempre sbloccare il punteggio. Faticano tutte le big sotto questo punto di vista, ma quelle che stanno davanti in un modo o nell’altro trovano sempre il modo di bucare gli avversari e poi dilagare fino a vincere in scioltezza.
Una qualità che al momento la Lfa Reggio Calabria non ha ancora acquisito, anche perché forse di Barillà ne ha solo uno.