“Reggio Calabria era diventata un’importante realtà del Sud Italia. Noi in A, la Viola nel basket, la Mangiatorella nel volley femminile, il calcio a 5. Giocavamo amichevoli col Real Madrid, siamo andati in Giappone per l’acquisto di Nakamura e in amichevole a Marinos ci siamo trovati 70 mila giapponesi con la bandierina amaranto”
Così Lillo Foti in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport ha ricordato gli anni in cui la sua Reggina era la portabandiera di una città che aveva tutto lo sport ai massimi livelli. Tempi andati e che oggi sembrano molto lontani, considerato il fatto che la Reggina quest’anno è dovuta ripartire come Lfa Reggio Calabria ed ha una proprietà che ancora non è entrata nel cuore di tutti reggini.
“Ballarino – ha spiegato – non lo conosco, pertanto non posso esprimere un giudizio su di lui. Ma non nego che avrei preferito un reggino alla guida della società, credo che il senso di appartenenza sia molto importante. L’augurio è che il club possa ritornare al più presto nel calcio che conta”.
Lilluzzu,statti zittu megghiu,ndi dassasti nte guai,a Reggina sa mangiaru cotta e cruda,ficinu scempiu di carni soi,non ristaru mancu l’ossa,
Caro Presidente,
il Reggino con la grana 💰 per poter portare la Reggina dove merita non ha mostrato interesse oppure deve ancora nascere. Forse esiste qualche Narcos reggino, ma quelli preferiscono a investire altrove.
Quindi, diamo fiducia a Ballarino, penso che è la persona giusta. Un passo alla volta e arriviamo in alto. Dobbiamo avere pazienza, penso che dopo 7 mesi e prematuro dare un giudizio. Abbiamo fatto l’esperienza con un calabrese ed è andato tutto a macerie. Quindi fumati pure n sigaro e buona visione.
Non si apprezza mai ció che si ha…quando c’era Lillo va detto che spesso la Curva non lasciava mancare cori di insulti verso quest’uomo…a si tornava arretu…
Caro Lili sì sono presentati in 40 reggini e non hanno raggiunto neanche la quota iscrizione €400.000. Di che parli?