11 partite e 2 reti. Non era esattamente questo il bottino che ci si aspettava da Lorenzo Rosseti, arrivato a Reggio Calabria come uno dei calciatori che avrebbe dovuto fare la differenza in Serie D. Così non è stato: un po’ per sfortuna e un po’ perché il calciatore ci ha messo del suo negli ultimi tempi. Dopo aver recuperato da un lungo infortunio, pochi minuti dopo il suo ingresso in campo, è stato espulso per proteste, ricevendo addirittura quattro giornate di squalifica.
Contro l’Akragas tornerà a disposizione e Trocini potrebbe anche pensare di schierarlo. Le prove non esaltanti di Bolzicco, potrebbero essere un motivo in grado di cambiare le gerarchie e portare nuovamente in cima uno dei colpi più importanti della Lfa Reggio Calabria. Lui stesso nelle prossime gare si gioca la conferma.
Il comportamento in campo e fuori di un calciatore è direttamente proporzionale al valore e credibilità della società a cui appartiene; lo stesso, fosse nei ranghi di una società con un presidente e un allenatore di alto profilo, non credo proprio che – tesserato come punta di diamante, rientrante dopo tre e passa mesi di assenza per infortunio in squadra, subentrato da quindici minuti in partita, dopo il fischio di fine match dell’arbitro – si sarebbe permesso di apostrofare il direttore di gara liberamente e nella ovvia consapevolezza di beccarsi più giornate di squalifica. Non lo avrebbe fatto…se lo ha fatto…evidentemente si sentiva con le briglia sciolte…libero da ogni timore reverenziale verso chicchessia. E’ storia del calcio…