Ne è passato di tempo da quando Francesco Acerbi incantava con al maglia della Reggina per la sua capacità di essere un difensore affidabile, bravissimo col mancino e destinato ad una grande carriera. Gli amaranto lo presero dal Pavia e, a poco più di vent’anni, gli diedero una maglia da titolare in Serie B sotto la guida di Gianluca Atzori. Quel campionato gli valse l’acquisizione da parte del Genoa e fu l’inizio di una carriera che, non senza frenate, è stata eccezionale.
Non solo l’Europeo conquistato con la Nazionale, ma anche lo scudetto con l’Inter arrivato a 36 anni e con un gol nella giornata della matematica arrivata nel derby. Con alla guida dei nerazzurri l’allenatore che di più lo ha valorizzato ad alti livelli, Simone Inzaghi. Lui non ha dimenticato Reggio e ne ha sempre parlato benissimo.
Al punto che lo scorso anno ha espresso la volontà di chiudere la carriera a Reggio. Evoluzione che, alla luce della parabola del club amaranto, resta difficile. Ma i tifosi apprezzeranno il suo pensiero.