L’esterno ha parlato ai microfoni di Toronews della sua avventura in amaranto
Simone Edera dopo un buon avvio con la Reggina ha un pò smarrito dalla strada del miglior rendimento. Lo ritroverà considerato che si tratta di un talento di livello nazionale. Lo seguono da vicino anche da Torino, tenuto conto che è ancora di proprietà del club granata.
Ai microfoni di Toronews ha raccontato la sua avventura in riva allo Stretto, a partire dagli inizi. “Il direttore – ha rivelato – ed il mister, Taibi e Baroni, erano interessati a me come giocatore ed anche in funzione del modulo della squadra, il 4-2-3-1 o 4-3-3. Hanno chiamato il mio procuratore e la telefonata è stata subito girata a me. Li ho sentiti ed erano molto interessati a portarmi a Reggio: quelle chiamate sono state importanti per il mio approdo alla Reggina”.
Il primo bilancio è positivo: “Diciamo che stiamo facendo un buon percorso. Quando sono arrivato eravamo quartultimi, sono arrivati altri nuovi giocatori ed ora stiamo facendo veramente un bel finale di campionato. Al momento non mi rimprovero niente, anche se il gol sarebbe una cosa importante. In questo momento si potrebbe cercare con insistenza, ma partita dopo partita devo pensare a meritarmi di giocare ed indossare questa maglia. In campo faremo il possibile per salvare la Reggina e tenerla in Serie B anche l’anno prossimo”.
Parole dell’elogio anche per l’ambiente: “Sono tutti molto accoglienti, al Sud c’è calore. Dispiace solo che non ci siano i tifosi, perché qui vivono per il calcio e fanno quindicimila spettatori. Con loro allo stadio sarebbe stato tutto diverso”.
Caro Edera, La maglia Amaranto te la devi sudare. Sempre forza Reggina.