Il match contro l’Ascoli si preannuncia infuocato, fisicità e presenza in area di rigore potranno essere determinanti
Una squadra in lotta per i play off ed una per evitare i play out. Vista così quella tra Reggina ed Ascoli sembra una gara con valori diversi. La realtà dice che gli amaranto hanno conquistato 30 punti, i marchigiani 25. Segno che il mercato di gennaio, il cambio della guida tecnica e le consapevolezze acquisite hanno segnato la svolta anche in casa bianconera.
Il match sarà molto più equilibrato di quanto la classifica non dica. E sarà difficile da giocare soprattutto sul profilo dei contenuti emotivi. L’Ascoli si sta giocando la vita, la Reggina come ha detto Baroni deve avere la “testa leggera”.
Quando, però, questi fattori che potrebbero condizionare la vigilia diventeranno marginali, ossia quando si andrà in campo, serviranno contenuti tecnici e fisici. La Reggina proverà a sfruttare due risorse che a Cremona sono state impiegate part-time o erano assenti: Folorunsho e Montalto.
Il centrocampista è quasi certo di una maglia da titolare. L’attaccante, invece, è al rientro dopo la squalifica e appare difficile che a Denis si possano chiedere ancora tanti minuti dopo gli oltre novanta di Cremona. Toccherà a loro riempire l’area di rigore al momento opportuno e magari centrare una giocata risolutiva