La vittoria con la Spal lascia in eredità indicazioni su entrambi i fronti
Quelli con la Spal sono tre punti che, dal punto di vista numerico, valgono, ma fino ad un certo punto. Alla quarta giornata la classifica è ancora livellata al punto da lasciare spazio a qualsiasi tipo di scenario nel medio-lungo termine.
Vincere, però, aiuta. Soprattutto il morale. La Reggina, però, non può rallegrarsi solo per questo aspetto, ma anche perché dal match vinto contro la Spal si possono ottenere anche altre indicazioni.
La squadra, per l’ennesima, in quest’avvio di stagione ha dovuto fare i conti con un episodio negativo. Anzi doppio. Il rigore subito è stato un episodio maturato nel momento n cui la squadra era in pieno controllo della sfida. Un errore di Stavropoulos a cui aveva messo rimedio Micai. Un urlo, però, a cui ha messo fine la Var.
La squadra poteva innervosirsi. Invece no, ha mantenuto la calma ed ha saputo andare a prendersi la partita con pazienza. Era già accaduto che le cose non andassero da subito nel migliore dei modi (contro Crotone e Ternana ad esempio), la Reggina ha sempre dimostrato un carattere adeguato per non finire in balia degli eventi.
E poi c’è il gruppo. Quello che esulta con i panchinari anche importanti come se fossero titolari. Subentrati che entrano in campo con la voglia di spaccare il mondo e calciatori che sui social manifestano già vicinanza con il calore del pubblico amaranto. Sono, al momento, bei segnali, l’obiettivo è ovviamente farli durare a lungo.