Il direttore sportivo in un’intervista rilasciata alla Gazzetta del Sud
Il contratto c’è, ma non è detto basti a trattenere Taibi alla Reggina. Lo fatto capire lui stesso con delle dichiarazioni rilasciate alla Gazzetta del Sud. “Serve – ha chiarito – prima confrontarsi e verificare se esistono le condizioni per proseguire, anche perché nn può essere un pezzo di carta a vincolarti”.
La volontà di restare c’è. “Sono – ha spiegato – legato alla città, alla maglia amaranto e ai tifosi, né mi spaventa un programma meno ambizioso, ma forse più stuzzicante professionalmente basato sui giovani”.
Sì, perché nella prossima stagione la Reggina dovrà farei conti con una politica di budget diversa e pertanto potrebbero arrivare momenti complicati da gestire. “Devo – ha chiarito Taibi – sentire la fiducia del club e dei tifosi. Sono il primo ad espormi alle critiche e a metterci la faccia, ormai mi conoscete bene, ma quest’anno di più mi è sembrato di fare da parafulmine per colpe non precisate che mi sono state addebitate”.
Taibi, da quando è arrivato a Reggio, ha praticamente sempre centrato gli obiettivi dal suo punto di vista. Nel primo anno la squadra dei giovani e prima dell’arrivo di Gallo viaggiava verso i play off (poi centrati anche grazie agli investimenti di Gallo, poi la promozione in Serie B e adesso due campionati di B vissuti senza particolari patemi.
“Alla fine delle chiacchiere – ha evidenziato il ds – contano i fatti ed in questi quattro campionati i risultati dicono che ho sempre centrato in pieno gli obiettivi prefissati dal club. Anche quest’anno si era detto che si mirava ad una salvezza tranquilla tentando, eventualmente, di agganciare il treno dei play off all’ultimo respiro”.