Gli amaranto non vogliono fallire a Verona, in ballo la possibilità di cambiare prospettive alla stagione. In otto giorni arriveranno le risposte definitive
La Reggina cerca a Verona la continuità di risultati che ha in parte avuto solo nelle primissime giornate del torneo di serie B. Il Chievo è un test probante perché si tratta di una squadra di qualità, seppur falcidiata dalle assenze, ma anche perché la tradizione è estremamente negativa sul campo del Bentegodi, ma gli amaranto sperano di aver imboccato la strada giusta per uscire dalle secche di classifica e aprire nuovi orizzonti.
In otto giorni, Toscano può puntellare ulteriormente la sua panchina e la squadra avere certezze sul proprio cammino, anche perché dopo i clivensi sono in programma i confronti casalinghi contro Venezia e Cittadella.
Sulla carta non c’è nulla di semplice, anzi saranno tre confronti con triplo coefficiente di difficoltà, ma o arriva la svolta oppure inevitabilmente bisognerà resistere per tutta la stagione. Lo stesso dg Tempestilli ha lanciato messaggi di fiducia per il gruppo e la squadra, la società è comunque consapevole che è stato allestito un team che può stare dalla parte sinistra della graduatoria: dalle prossime tre gare, queste e altre risposte.
Amaranto a caccia del primo colpo fuori casa, che in serie B manca dal 2014: tradizionalmente, Verona non è proprio un campo amico, ma i numeri sono fatti anche per essere smentiti.