Il Ministro dello Sport ha dato le prime indicazioni sull’eventuale ripartenza ed ha anche annunciato l’arrivo delle linee guida, ma in terza serie tutto questo sembra ancora utopia

Intervenuto ai microfoni del TG3, Vincenzo Spadafora ha annunciato l’arrivo del protocollo sanitario per la ripresa del campionato, ricevuto questo pomeriggio dalla Figc e stilato dalla commissione medica della stessa. ”E’ molto simile, nelle regole, a quello degli allenamenti”, ha annunciato il ministro, il quale inoltrerà il documento al comitato tecnico scientifico per tutte le valutazioni (e le eventuali modifiche) del caso.

Senza un protocollo adeguato, il calcio non ripartirà. Invece, qualora dovesse arrivare l’ok da parte del CTS del Governo, i campionati potranno ripartire, con i club che dovranno rispettare alla lettera tutti i punti presenti nel documento.

E su un’eventuale ripresa, in attesa della data clou del 28 maggio (quando Spadafora incontrerà il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ed il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, per decidere definitivamente se ripartire o meno), lo stesso ministro dello Sport ha ipotizzato due date. “Le due date possibili per la ripresa della Serie A sono il 13 e il 20 giugno. Giovedì insieme a Figc e Lega Serie A decideremo se e quando ricominciare anche qui in Italia”.

E la Serie C? Per quanto riguarda il campionato di terza serie, così come per quello cadetto, la data del 28 maggio sarà decisiva ed il protocollo per la ripresa dei campionati arrivato oggi a Palazzo Chigi riguarda anche loro. La data dell’eventuale ripartenza dei suddetti campionati, invece, non dovrebbe coincidere con quella della Serie A, in quanto si parla di ripartenza scaglionata e quindi con priorità alla massima serie.

Ma il punto, ad oggi, rimane sempre lo stesso. In Lega Pro non ci sono le condizioni per attuare il protocollo per la ripresa degli allenamenti e, probabilmente, neppure quello per la ripresa dei campionati. Dai vertici del calcio arrivano continue pressioni per la ripresa, dalla Lega Pro tanta diffidenza e scetticismo dovuti ad una reale impossibilità di attuare tutte le misure richieste nonché necessarie per ripartire.