
Esattamente trentadue anni fa gli amaranto vincevano lo spareggio al ‘Curi’ contro la Virescit e conquistavano la promozione
Dodici giugno 1988. Spareggio secco allo stadio ”Renato Curi” di Perugia, dove si affrontano la Reggina e la Virescit Boccaleone, rispettivamente le terze classificate dei gironi B e A della Serie C1. Dopo Ancona, Monza, Licata e Cosenza, sarà la squadra che uscirà vincente dal neutro di Perugia ad accedere all’ultimo posto disponibile per la Serie B.
Il ”Curi” è quasi totalmente amaranto, con circa 20 mila supporters reggini al seguito (poco più di un centinaio i tifosi bergamaschi della Virescit) che rendono il clima più caldo del previsto. La squadra di Nevio Scala viaggia sulla li dell’entusiasmo e dopo soli dieci minuti sblocca il risultato. Calcio di punizione nei pressi della mezzaluna dell’area di rigore, Raggi tocca per il reggino Peppe Bagnato che calcia rasoterra e piega le mani al portiere avversario, portando la Reggina in vantaggio e facendo esplodere di gioia i tifosi amaranto.
La parola ‘fine’ alla gara viene posta all’81’, quando i calabresi raddoppiano ed abbracciano un’ormai vicinissima la Serie B. La rete è a firma di Tarcisio Catanese, il quale raccoglie e spedisce in rete di prima intenzione un tiro dal limite dell’area di rigore che si era scagliato sul palo.
Il gol, la gioia, il boato, la Serie B. La Reggina vince lo spareggio e riabbraccia la cadetteria dopo 14 anni, regalando un’altra gioia alla città di Reggio.
