L’estremo difensore è stato protagonista nella passata stagione, davanti a lui un futuro particolare.
C’è un’istantanea che meglio di ogni altra descrive la prima stagione di Enrico Guarna alla Reggina. Mancano dieci minuti alla fine di Reggina-Catanzaro, conclusione violenta di Fischnaller da distanza ravvicinata e palla sul palo.
Si, palo. Per tutti, Auteri compreso, quello restò palo. In pochi, però, si accorsero che in quell’occasione la mano del portiere fu decisiva per la deviazione sul legno e nell’economia di una partita che fece da spartiacque per l’andamento del campionato delle due squadre.
Una sorta di episodio simbolo di un campionato dove si è quasi avuta l’idea che il portiere amaranto fosse quasi un anello debole di una difesa ermetica. Chi ad Avellino c’era ricorda come Eziolino Capuano, nei corridoi del Partenio, malediva la sorte per essersi trovato contro un portiere come lui. In conferenza stampa disse che si rese protagonista di interventi degni del miglior Courtois.
La verità è che l’estremo difensore è stato davvero all’altezza di essere l’ultimo baluardo di una squadra fortissima.
Sembrava destinato ad andare via ed invece adesso, per lui, si aprono nuovi scenari. Sembra ormai destinato ad arrivare Plizzari.
All’ex estremo difensore di Foggia e Bari si chiederà, come si dice in gergo, di fargli da chioccia.
Quindici anni di differenza tra i due che daranno due soluzioni a Mimmo Toscano. La forza dell’esperienza o la freschezza del giovane talento. Il tecnico confida di trovare tra i due una sana competizione e la lealtà che può fare il bene della squadra.